mercoledì 31 ottobre 2012

Newsletter SICILIAMIGRANTI ottobre 2012


  • Arrivi e salvataggi a Lampedusa e nel resto della Sicilia 
  • Il centro di contrada Imbriacola, tra accoglienza e trattenimenti illegittimi 
  • Verso la conclusione dell’emergenza Nord Africa: che fine faranno i ventimila richiedenti asilo in accoglienza? 
  • I CIE siciliani carichi di violenza e tensione

Arrivi e salvataggi a Lampedusa e nel resto della Sicilia
Durante il mese di ottobre sono giunti in Sicilia circa 800 migranti, molti dei quali sono stati salvati in mare.
Mentre migliaia di persone continuano ogni giorno a trovare un modo per oltrepassare le frontiere, rischiando la vita in mare, nel deserto, tra le montagne, la Fortezza Europa continua ad escogitare metodi sempre più sofisticati e tecnologici per la guerra ai migranti attraverso il rafforzamento dell’agenzia Frontex e la messa in funzione di Eurosur, prevista per il prossimo anno.
In questo panorama, la Sicilia costituisce il perno centrale di un massiccio processo di militarizzazione già in atto da diversi anni, ponendosi come avamposto del Mediterraneo sia per le guerre contro paesi lontani, sia nel contrasto militare ai flussi migratori.
La regione è la base dei droni a Sigonella. Sull’isola sono stati installati radar anti migranti in diverse zone. A Niscemi, nel cuore della Sicilia, è in costruzione il sistema satellitare del MUOS, ad opera della marina militare statunitense.
Il governo nazionale “tecnico” dal canto suo non ha minimamente invertito la rotta rispetto alle pratiche dei governi politici precedenti. Il 3 aprile scorso il ministro Cancellieri ha sottoscritto a Tripoli un accordo che sostanzialmente ricalca quelli stipulati in precedenza col colonnello Gheddafi, nonostante la Corte Europea abbia condannato l’Italia per i respingimenti illegittimi in mare operati in forza di quegli accordi.
Il centro di contrada Imbriacola, tra accoglienza e trattenimenti illegittimi
Il CSPA di Lampedusa continua a funzionare a pieno regime, ma non appare chiaro il motivo del protrarsi del trattenimento sull’isola dei migranti sbarcati a partire da fine estate, la cui esasperazione, nelle scorse settimane, ha dato luogo ad alcuni momenti di tensione.
All’interno del centro di contrada Imbriacola si trovano ancora trattenuti anche i superstiti del naufragio del sei settembre scorso, avvenuto in prossimità dell'isolotto di Lampione, ai quali con tutta probabilità è stata destinata la stessa fine dei tunisini che giungono in Italia, ossia il rimpatrio. http://siciliamigranti.blogspot.it/2012/10/i-parenti-dei-naufraghi-tunisini-non.html
La sindaca di Lampedusa, oggetto, nelle scorse settimane, di minacce ed insulti razzisti sul web, è stata ospite della trasmissione televisiva di Rai 3 “Che tempo che fa”, dove ha avuto modo di ribadire che la vera emergenza sull’isola non sono certo i migranti ma altri gravi e seri problemi. http://siciliamigranti.blogspot.it/2012/10/il-sindaco-di-lampedusa-ospite-alla.html
Intanto, i trattenimenti illegittimi continuano anche in altri luoghi, come a Porto Empedocle, dove è stato riattivato il centro di transito presso la stazione portuale. http://siciliamigranti.blogspot.it/2012/10/porto-empedocle.html

Verso la conclusione dell’emergenza Nord Africa: che fine faranno i ventimila richiedenti asilo in accoglienza?
Avevamo già denunciato il fatto che l’emergenza Nord Africa era l’ennesimo raggiro che serviva a far piovere milioni di euro senza alcun controllo e trasparenza, incapace di assicurare l’accoglienza delle persone che scappano dalla Libia e dalla Tunisia.
L’Espresso ha pubblicato un’inchiesta da cui emergono gli sprechi e l’uso speculativo dei fondi che dovevano servire al piano di accoglienza destinato a migliaia di richiedenti asilo.
Il 31 dicembre i fondi destinati all’emergenza non saranno più erogati, e circa ventimila persone finiranno in mezzo ad una strada.
Con la fine dell’emergenza Nord Africa dovrebbe chiudere anche il mega CARA di Mineo, ma nessuno ha ancora spiegato che fine faranno le oltre mille persone che al momento si trovano in accoglienza.
Il 3 ottobre la Rete antirazzista di Catania, nell’ambito della settimana di mobilitazione contro la militarizzazione della Sicilia, ha organizzato un momento di incontro con i migranti fuori dal CARA di Mineo, inscenando uno spettacolo di teatro dell’oppresso. La rete antirazzista di Catania ha sempre denunciato gli enormi sprechi della gestione e l’assurdità di un modello di accoglienza basato sull’isolamento e il gigantismo, in cui le procedure vanno a ritmi lentissimi, producendo tempi di attesa esasperanti. L’incontro del 3 ottobre è servito anche a reclamare la necessità del rilascio di un permesso per motivi umanitari a tutti i profughi scappati dalla Libia nel 2011, dato anche il crescente numero di dinieghi notificati dalle commissioni territoriali.
                                                                                                                                               
I CIE siciliani carichi di violenza e tensione
Il CIE di Milo (Trapani) continua ad essere teatro di violenze e negazioni dei più elementari diritti, in cui si susseguono continuamente tentativi di fuga che vengono “scoraggiati” con la  violenza. L’ultima storia riguarda un ragazzo tunisino che a seguito di un tentativo di fuga si è spezzato i piedi, ed al momento delle dimissioni dall’ospedale è stato riportato dentro il CIE. Il giudice di pace ha convalidato la proroga del suo trattenimento, nonostante la perdurante incapacità a deambulare sia assolutamente incompatibile con la detenzione nel Centro.
All’interno del CIE di Pian del Lago (Caltanissetta) si è verificata una rissa, a seguito della quale un migrante pakistano è stato ricoverato in ospedale.
Il 9 ottobre, alla fine della settimana di monitoraggio sulla situazione dei migranti in Italia, lo “Special Rapporteur” dell’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Francois Crepeau, ha dichiarato che il sistema di detenzione dei migranti irregolari in Italia viola i diritti umani.
http://www.ohchr.org/en/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=12640&LangID=E


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