giovedì 12 settembre 2013

Aggiornamenti dal centro di accoglienza informale di Priolo

A distanza di quasi un mese dalla nostra ultima visita, la scorsa settimana siamo ritornati a Priolo, dove vengono attualmente ospitate 95 persone, per la maggior parte minori non accompagnati di origine eritrea, etiope ed egiziana. I Siriani che in queste settimane hanno transitato per il centro si sono allontanati volontariamente come da prassi  consolidata. Presso la struttura sono rimasti in accoglienza le donne con prole a seguito e un minore non accompagnato, tutti di nazionalità siriana.

Rispetto alle criticità precedentemente riscontrate, i gestori del centro ci hanno comunicato che ad oggi per tutti i minori non accompagnati presenti al centro sono state avviate le procedure di tutela legale. I responsabili affermano pertanto che i minori non sono più liberi di allontanarsi dal centro - come avveniva in precedenza- se non accompagnati dal tutore.
 Dal punto di vista sanitario, le difficoltà di accesso alle cure mediche che si riscontravano in passato sono state in parte risolte grazie anche alla presenza , una volta a settimana, del personale medico di Emergency, presente giornalmente a Siracusa davanti al centro di prima accoglienza Umberto I.
Inoltre l’accesso al centro, a differenza del mese di agosto, è soggetto alla preventiva autorizzazione da parte della Prefettura. Il monitoraggio interno è affidato alle associazioni appartenenti al progetto Praesidium. 
Infine, con riferimento allo status giuridico del centro, veniamo informati che sarebbe in corso una procedura di valutazione che potrebbe portare alla formalizzazione della struttura come Centro di Soccorso e Prima Accoglienza.


La Redazione di Borderline Sicilia Onlus