sabato 28 settembre 2013

Lampedusa: le proteste pacifiche si allargano ai Siriani

Sono questa volta siriani i migranti che giovedì  hanno protestato di fronte la sede dei carabinieri di Lampedusa. Una ventina di persone, tutti nuclei familiari,  si è pacificamente riunita esibendo dei cartelloni e una scritta 'I'm sorry Lampedusa'. 
La richiesta è sempre lo stessa:  la libertà e il diritto di scegliere il paese in cui avviare la procedura di asilo. 
Raccontano che il centro di accoglienza è affollato. Vogliono poter andare via per ricominciare in un luogo che tuteli il loro status di rifugiati e che permetta una vita dignitosa per i loro figli lontano dagli orrori della guerra. Alcuni sono dottori, maestri, persone non abituate alla miseria. Chiedono il diritto al ricongiungimento familiare con parenti che vivono in nord Europa e hanno il timore, come anche i migranti eritrei, di finire in Sicilia, dove la richiesta d'asilo avviene con tempi lunghissimi. Molti migranti hanno inoltre riferito che in alcuni centri in Sicilia è stata usata la 'forza' per costringerli al rilascio delle impronte digitali.

Marzia Trovato
Borderline Sicilia Onlus