mercoledì 19 febbraio 2014

Comunicato stampa dell’Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Noureddine Adnane” - Palermo

Tre anni dalla morte di Noureddine, ancora in attesa di giustizia
Noureddine Adnane, un venditore ambulante marocchino si suicidava dandosi fuoco, il 10 febbraio 2011, in via Ernesto Basile a Palermo. Il gesto tragico avveniva dopo che Noureddine aveva subito ripetuti e numerosi controlli della sua merce da parte dei vigili urbani, in un clima di vessazione e persecuzione, culminato con il sequestro della merce. Dopo nove giorni di agonia, Noureddine moriva il 19 febbraio. Dal punto di vista giudiziario, la vicenda non è ancora stata archiviata e siamo in attesa della sua definizione.
Siamo consapevoli che quella tragedia è stata dimenticata dalla città, che per la stragrande maggioranza dei cittadini di Palermo Noureddine non esiste più. Oggi vogliamo ricordare quel ragazzo che lavorava nella nostra città e che nella nostra città ha trovato la morte per comportamenti  persecutori e razzisti da parte di rappresentanti istituzionali.
Ma vogliamo ricordare anche la famiglia di Noureddine perché, come ogni tragedia, la sua morte ha coinvolto e continua a coinvolgere anche le persone vicine a lui. C’è un padre che ancora piange il figlio e c’è una giovanissima vedova con una bambina che non ha alcun mezzo di sostentamento. In attesa che la vicenda venga definita dal punto di vista giudiziario, l’Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Noureddine Adnane” chiede oggi, anniversario della sua morte, che le istituzioni locali si facciano carico della grave situazione di indigenza vissuta dalla giovane moglie e dalla figlia di Noureddine. Riteniamo che anche questo sia un modo per dimostrare discontinuità rispetto al passato.
L’Osservatorio contro le discriminazioni “Noureddine Adnane” proseguirà nella sua attività di denuncia e di difesa dei diritti di tutte le persone che, come gli immigrati venditori ambulanti, sono esposti contemporaneamente al razzismo ed alla xenofobia da parte dei cittadini italiani, ed a forme diverse di discriminazione istituzionale, diretta o indiretta. Dipenderà anche da noi, da tutti noi, se il sacrificio della vita di Noureddine resterà solo un gesto di disperazione o diventerà una occasione di riscatto per quelli che si trovano ancora oggi nella sua stessa situazione.

Osservatorio contro le discriminazioni razziali “Noureddine Adnane” – Palermo
palermonondiscrimina@gmail.com