giovedì 24 aprile 2014

Il centro governativo di Pian del Lago, tra sovraffollamento e carenza dei servizi.

Il CARA di Pian del Lago si trova ben oltre il limite della sua capienza, mentre il CIE ha quasi raggiunto il numero massimo di detenzioni. Se non ci è dato sapere cosa succede nel CIE, appare invece chiaro che dentro il CARA rimangono le medesime criticità strutturali e di assistenza alla persona.


Nonostante i diversi avvii del corso di italiano, manca tuttora un corso strutturato e quello attualmente offerto, subisce continue interruzioni (che possono durare settimane) ed è lasciato al caso, nella più totale assenza di  una vera progettualità.
Dal punto di vista sanitario pare esserci la medesima trascuratezza di sempre. Tutti richiedenti asilo ospitati nel Cara  con i quali abbiamo avuto modo di parlare, hanno ribadito che, per qualsiasi tipo di problema continua ad essere somministrato loro il medesimo farmaco e che per questo motivo, nel lungo termine,  in assenza di una cura adeguata, al disturbo di cui continuano a soffrire si aggiungono anche problemi gastrointestinali dovuti alla somministrazione di questi  farmaci inutili.
Ci è stato raccontato che viene data la medesima pillola anche a fronte di evidenti problemi a livello dermatologico, e anche  coloro che avvertono da diverse settimane un forte prurito (che interessa zona che farebbero verosimilmente pensare alla scabbia) ricevono la stessa “cura factotum”, anziché essere sottoposti ad una visita dermatologica che possa assicurargli un trattamento adeguato al loro disturbo. Inoltre a coloro che necessitano di visite specialistiche e richiedono visite ambulatoriali  viene risposto che attualmente ci sono problemi con l’amministrazione dell’ospedale e che devono pazientare fino a quando non si risolveranno: forse la prossima settima, forse tra un mese.
Anche l’assistenza psicologica sembra ridursi spesso d un ascolto superficiale seguito dai dei i consigli frettolosi  e così, per esempio, a  chi parla di disturbi del sonno viene detto  di provare a chiudere gli occhi e dormire , quando non riesce a farlo!!
La manutenzione degli affollati container lascia tutt’ora a desiderare mentre , per quanto riguarda i bagni, sono arrivati dei nuovi container che saranno indubbiamente in condizioni migliori di quelli vecchi, ma dato l’elevato numero di ospiti del CARA, difficilmente risulteranno sufficienti.
Il servizio di guardaroba, quando elargito , consiste nella distribuzione di vestiti usati o tanto scadenti da sembrare “usa e getta”! A questo proposito è il caso di ricordare che non esiste invece un servizio di lavanderia e che gli ospiti provvedono personalmente al lavaggio a mano dei loro vestiti. Fortuna che con la bella stagione, l’acqua gelata non è più un problema!
Il pocket money  erogato sotto forma di ricarica della chiavetta elettronica (per la quale ogni giorno bisogna fare una fila di ore), costringe molti di loro a comprare  le sigarette delle macchinette all’interno del centro per poi rivenderle  a metà costo fuori dal centro,  pur di poter disporre di contante.
Infine, ci preme riportare un aspetto del regolamento del CARA di Pian del Lago che ci giunge nuovo:  gli ospiti del centro possono rientrare fare ritorno fino alle 22, ma non possono uscire dal centro dopo le 18! Le incomprensibili ragioni di questa norma confermano ancora una volta come questi centri contenitivi ledano spesso e volentieri, tra gli altri diritti, il già risicato diritto di movimento degli ospiti.
Giovanna Vaccaro
Borderline Sicilia Onlus