giovedì 1 maggio 2014

Messina ancora al centro dell'emergenza migranti: in arrivo anche donne in gravidanza e bambini

Tempostretto - L'assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta è stato tutto il pomeriggio in Prefettura. Dopo le procedure di sbarco, i 266 migranti verranno portati al palazzetto sportivo del Palanebiolo, le donne incinta verranno immediatamente ospedalizzate.Dopo lo sbarco del 9 aprile scorso di 361 persone, arrivate direttamente sul molo di fronte alla Dogana, in pieno centro città, stasera il copione si ripete. Una nave piena di migranti fa rotta verso Messina ed attraccherà intorno alle 22.

Sessantacinque bambini. Sei donne in stato interessante. Più sessantanove donne e minori non accompagnati.  In tutto 266 persone. Queste le cifre dell’ennesimo sbarco, ancora più drammatiche per una così alta presenza di minori. I paesi di provenienza sono in prevalenza Eritrea e Siria. Due paesi al collasso, uno soffocato da una brutale dittatura, l’altro insanguinato da anni di feroce guerra civile. Da qui, l’esodo. Intere famiglie in fuga sulle rotte della tratta. Un dramma che solo i passi incerti e sfiniti di chi tocca la terra promessa – l’Europa – possono lontanamente evocare. Secondo le prime informazioni, alcuni migranti necessitano di un ricovero immediato.

L'assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta ha trascorso l’intero pomeriggio in Prefettura, insieme alla mediatrice culturale ed esperta ai servizi sociali del Comune, Clelia Marano. Dopo le procedure di sbarco, i migranti verranno portati  al palazzetto sportivo del Palanebiolo. Cento di loro verranno trasferiti domani stesso.

Le donne incinta verranno immediatamente ospedalizzate. Clelia Marano ha inoltre chiesto all’Asp di non separare le donne in stato interessante in caso siano accompagnate da altri figli. Sempre la Marano è riuscita ad ottenere che siano riservati, sempre nelle strutture sanitarie cittadine, dieci posti letto ai minori non accompagnati.  Degli altri bambini, quattro verranno accolti dalle strutture dell’associazione Ai.Bi. Una donna insieme al figlio, invece, troverà ospitalità presso la Comunità di Santa Maria della Strada, gestita da Padre Francesco – detto Padre Pati. Anche così c’è il rischio che non siano sufficienti i posti per tutti i minori non accompagnati, mentre i nuclei famigliari, anche con bambini, verranno comunque trasferiti al PalaNebiolo.

Eleonora Corace