sabato 10 maggio 2014

Trasferimenti nei CIE per mancanza di posti nel sistema di accoglienza: 36 Nigeriani espulsi

Lo scorso 8 maggio, 36 Nigeriani, tutti uomini, giunti a Porto Empedocle sulla nave della Marina Militare Cassiopea lo scorso 25 aprile, e collocati presso il centro agrigentino di smistamento Villa Sikania (Siculiana), sono stati raggiunti da un decreto di espulsione emesso dalla Prefettura di Agrigento. 

Il gruppo di Nigeriani era stato sottoposto a presegnalamento e i migranti erano in attesa di essere collocati in una struttura di accoglienza per formalizzare la richiesta di protezione internazionale. Invece, i cittadini nigeriani sono stati tutti espulsi: 7 sono stati trasferiti al CIE di Caltanissetta, 10 in quello di Torino e 19 nel Cie di Ponte Galeria a Roma.
Anche questa volta non sembra che i provvedimenti di espulsione siano stati emessi sulla base di una motivazione legata alla condizione individuale dei migranti. L'unica spiegazione appare quella che ancora una volta anche i CIE vengono utilizzati per lo smistamento indiscriminato dei potenziali richiedenti asilo, al solo scopo di rendere disponibili i posti nelle strutture di smistamento in attesa dei nuovi arrivi sull'isola. 

Appare gravissimo che cittadini provenienti dalla Nigeria, un paese notoriamente martoriato da scontri etnico-religiosi nel nord e dai soprusi e abusi delle multinazionali del petrolio nel Delta del Niger, vengano indiscriminatamente sottoposti alla privazione della libertà personale, soltanto per mancanza di posti nel sistema di accoglienza italiano e venga loro impedito di accedere al diritto alla protezione internazionale.

La Redazione di Borderline Sicilia Onlus