sabato 1 novembre 2014

Newsletter SICILIAMIGRANTI - ottobre 2014



  • A Lampedusa l'anniversario della strage di ottobre: occasione per nuove mobilitazioni 
  • L'avvio delle nuove operazioni militari: Mos Maiorum e Triton
  • Continuano i naufragi e gli sbarchi
  • La situazion precaria e difficile dell'accoglienza istituzionalizzata
  • Osservatorio Razzismo: Ancora gravi episodi di sfruttamento, racket e xenofobia
  • Novità ed eventi
  • Info e contatti


  • A LAMPEDUSA L’ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI OTTOBRE: OCCASIONE PER NUOVE MOBILITAZIONI


    Ad un anno dalla strage del 3 ottobre 2013, le associazioni presenti a Lampedusa sottolineano l’importanza di ricordare per continuare l’azione di mobilitazione e denuncia sul territorio
    Il 3 ottobre diventa l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica non solo in Italia

    Ma al di là delle commemorazioni ufficiali, una manifestazione si snoda per l’isola chiedendo giustizia e impegno, non una sterile memoria


    Soprattutto in vista della futura ripresa delle attività del centro di accoglienza sull’isola


    L’AVVIO DELLE NUOVE OPERAZIONI MILITARI:MOS MAIORUM E TRITON

    Dal 13 al 26 ottobre si attiva l’ operazione “Mos Maiorum”sponsorizzata da Frontex, che vede il coinvolgimento di tutte le forze di polizia europee. Posti di blocco, interrogazioni e potenziamento dei controlli per individuare i migranti “irregolari” presenti sul territorio

    http://siciliamigranti.blogspot.it/2014/10/mors-maiorum-ordinanza-contro-i.html


    Tra lo sconcerto e la denuncia di attivisti e associazioni

    nei centri di accoglienza e detenzione per migranti si registra un aumento delle denunce e testimonianze di pratiche vessatorie da parte della polizia per costringere i migranti ad essere identificati 

    Nel frattempo, l’opinione pubblica europea è focalizzata sull’inizio della missione Triton, che dal primo novembre si sostituirà gradualmente a Mare Nostrum, diminuendo il raggio di pattugliamento delle coste e prospettando l’angosciante aumento di morti in mare

    CONTINUANO I NAUFRAGI E GLI SBARCHI 
    Non si arrestano i naufragi al largo delle coste libiche e nelle vicinanze di quelle italiane. A Marettimo, isola dell’arcipelago trapanese, un gruppo di migranti si aggrappa agli scogli in attesa di ricevere i soccorsi dopo aver visto affondare il proprio barcone

    Centinaia di profughi continuano intanto ad essere sbarcati nei porti di Catania, Messina, Augusta e Pozzallo, nonostante le pessime condizioni metereologiche, raccontando storie drammatiche. Molti di loro vengono trasferiti direttamente con voli charter verso i centri del Nord Italia

    LA SITUAZIONE PRECARIA E DIFFICILE DELL’ACCOGLIENZA ISTITUZIONALIZZATA 
    Alla luce delle nuove operazioni militari, si rinforza la collaborazione tra le associazioni per un monitoraggio attento dei centri di accoglienza e detenzione

    Borderline Sicilia visita il Cara e il Cie di Pian del Lago insieme ad una delegazione di lasciateCIEntrare, verificando tutte le inadeguatezze strutturali di tale centro

    Anche al di fuori dal CIE, tra i migranti accampati all’addiaccio, la situazione è quella di profughi costretti ad un attesa infinita nella solitudine e nella speranza di poter regolarizzare la loro posizione e vivere una vita dignitosa

    Non sono migliori le condizioni dei minori migranti all’ex scuole verdi di Augusta, costretti a vivere anche per mesi in una struttura inadeguata nonostante la legge garantisca loro ben altri diritti

    Anche i centri di prima e seconda accoglienza del palermitano, monitorati con grande attenzione da Borderline Sicilia, rivelano condizioni di completo abbandono, isolamento territoriale, impossibilità di ricevere spiegazioni sui propri diritti e doveri e totale incomunicabilità con le istituzioni, inseriti in un sistema di cosiddetta accoglienza in cui non hanno voce

    La stessa Caritas di Palermo si trova tra mille difficoltà a gestire continui flussi di migranti, constatando i limiti di un’accoglienza improvvisata e basata spesso solo sulla buona volontà degli operatori, quando l’importanza della situazione richiederebbe inderogabilmente anche professionalità e competenza

    Fortunatamente, in mezzo a tanta disperata disorganizzazione, non mancano i risultati di buone pratiche quotidiane. A Palermo, una giovane profuga eritrea riesce a riabbracciare suo figlio dopo 5 mesi, uscendo da un grave stato di shock e depressione grazie all’aiuto della mediatrice culturale e dell’equipe di Caritas


    OSSERVATORIO RAZZISMO: ANCORA CASI DI SFRUTTAMENTO, RACKET E XENOFOBIA 
    Continuano purtroppo a verificarsi gravi episodi di sfruttamento. Nelle campagne del ragusano e del vittoriese, le storie di abusi e ricatti narrate da alcune giovani Rumene, portano alla luce un sistema di violazioni ben radicato nel territorio, che una rete di associazioni e società civile si adopera di contrastare e far uscire dal silenzio

    Estorsioni e ricatti esistono però anche per un misero posto letto in strada. E’ il caso di molti migranti di Catania, che non hanno trovato alloggio in centri d’accoglienza istituzionali e devono disputarsi ogni mezzo di sostentamento, spesso con altri cittadini stranieri, compreso il pezzo di asfalto su cui coricarsi la notte

    Manifestazioni di intolleranza e chiusura si incontrano anche a livello locale, dove le campagne mediatiche di psicosi da ebola iniziano a mostrare le loro nefaste conseguenze. A Pozzallo un gruppo di genitori contesta l’iniziativa che porta in una scuola gli immigrati alloggiati nel CSPA, per paura di eventuali contagi

    NOVITA’ ED EVENTI

    Borderline Sicilia candidata nel campo dell’immigrazione al premio nazionale “Cultura della Pace-Città di san Sepolcro”

    Prende vita il progetto “Watch The Med Alarm Phone”.Dal 10 ottobre è attiva la rete telefonica trasnazionale per emergenze in mare e respingimenti

    La Corte per i diritti umani di Strasrburgo condanna Italia e Grecia per la violazione di diritti fondamentali. Il buon esito di una lotta contro i respingimenti automatici, perseguita con tenacia dal 2008 da un gruppo di attivisti

    Info e Contatti


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