mercoledì 7 gennaio 2015

Chi vuol chiudere il CPA di Pozzallo?

corrierediragusa.it - Da «Questo centro è il migliore d´Italia» (frase del ministro dell´Ambiente, Galletti, in visita al Cpa lo scorso 11 maggio) ad un centro di prima accoglienza abbandonato dalle istituzioni, senza convenzione firmata, in balia degli eventi. 
L´anno 2015 non è iniziato granchè per la struttura sita al porto. Per diversi giorni, l´impianto di erogazione dell´acqua calda è andato in tilt. Tutti i migranti ospiti non hanno potuto accedere alle docce. E´ previsto un intervento di manutezione, a giorni, ma sulla data del ripristino dell´acqua calda nessuno ha dato spiegazioni. Nel primo giorno dell´anno, non è giunta alcuna firma sulla convenzione fra la Prefettura di Ragusa e il Comune di Pozzallo per la gestione del centro, scaduta l´ultimo giorno del 2014. A settembre, il centro di prima accoglienza rimase chiuso per alcune settimane in mancanza della firma sulla proroga. L´impressione che se ne ricava è che sia la Prefettura di Ragusa che il Comune di Pozzallo abbiano altri pensieri per la testa, rinunciando a garantire i servizi essenziali che obbligatoriamente devono essere erogati agli «ospiti» presenti.

L´acqua calda è, però, solo la punta dell´iceberg, viste le tante manchevolezze che trapelano dalla struttura portuale. Giunge voce, indiscrezione non confermata, che ai migranti non venga data neanche la scheda telefonica per telefonare a casa. Un servizio fornito dal gestore unico che ha in gestione il Cpa.

Gli operatori, poi, sono l´anello debole di tutta questa vicenda. L´ultimo stipendio preso risale a maggio 2014. Con le ex cooperative, più di 60 persone devono introitare sei mesi di stipendio. Con il nuovo gestore unico, molti figure sono state declassate e con un monte orario ridotto. Molti i mugugni anche verso la classe sindacale, la quale aveva promesso il mantenimento delle ore e stipendio immutato. Dopo la firma, la paura per tutti è che si facciano meno ore per assistere i migranti e lo stipendio sia pure dimezzato. Anche in questo caso, il Comune pozzallese si era fatto portavoce delle istanze degli operatori affinché tutto filasse liscio. Anche in questo caso, l´abbandono delle istituzioni è stato totale.

Sono ancora 220 i migranti dentro la struttura. Unica notizia positiva dopo la denuncia dei materassini putridi, la totale rimozione degli stessi e il conseguente smaltimento da parte del nuovo gestore che opera al Cpa.