sabato 14 maggio 2016

Dall’Egitto all’Italia: centinai di migranti approdati ad Augusta e Catania. Continuano i trasferimenti a Mineo. Chiuso il centro Umberto I di Siracusa



La notizia dell’arrivo di migranti dall’Egitto è rimbalzata da un porto all’altro per ben due giorni. Circa 800 persone soccorse in due diversi eventi, fatte poi approdare a Crotone, Catania, Palermo ed Augusta.   

E proprio ad Augusta altre centinaia di minori non accompagnati sono approdati in uno sbarco che in molti attendevano con ansia per testimoniare l’arrivo di profughi siriani ma ha visto invece l’arrivo di circa 342 migranti prevalentemente di origine eritrea, irachena ed egiziana. Egiziani sono appunto i numerosi minori già in parte trasferiti a Palermo e Catania, reduci da un estenuante e lungo viaggio in mare. Ci chiediamo quale tutela avranno e come saranno gestiti ora i trasferimenti anche da questo porto, visto che ieri il centro Umberto I di Siracusa, deputato alla prima accoglienza di molti arrivati ad Augusta, è stato chiuso per motivi ancora da chiarire. Solo una settimana fa incontravamo alcuni degli ultimi “ospiti” del centro, denunciando la presenza di soggetti vulnerabili e la permanenza prolungata dei migranti per settimane. Oggi sappiamo che la maggior parte di loro è stata trasferita presso il Cas “Alessandro Frasca” di Rosolini ed un altro centro sempre nel siracusano; il sospetto è che si sia trattato di un trasferimento necessitato dall’improvvisa chiusura del centro Umberto I e non della ricerca di un luogo adeguato alle esigenze dei soggetti più fragili.
Ma la priorità dell’identificazione e l’implementazione dell’approccio hotspot continua ad essere tenacemente perseguita anche nell’evidenza del suo totale fallimento. Sorda alle proteste avanzate con coraggio dai migranti trattenuti a Lampedusa e determinata a perseguire le politiche di controllo, selezione e respingimento, l’Europa dimentica i suoi obblighi umanitari e si qualifica ogni giorno di più come una prigione a cielo aperto per i profughi che qui cercano la libertà. Altri 280 migranti, quasi tutti di origine somala, sono arrivati ieri al porto di Catania a bordo della nave della guardia costiera finlandese Merikharhu di Frontex. Perquisiti e preidentificati, sono stati trasferiti a bordo di diversi bus presso il Cara di Mineo, deputato ormai a divenire il prossimo nuovo hotspot siciliano, nonostante le indagini su Mafia Capitale e la sua vecchia gestione siano oggi tutt’altro che concluse. La scorsa settimana altri 500 migranti erano infatti giunti a Mineo direttamente dopo lo sbarco avvenuto a Reggio Calabria.
Lucia Borghi
Borderline Sicilia Onlus