giovedì 9 marzo 2017

Newsletter SICILIAMIGRANTI - Febbraio 2017


  • La guerra silenziosa dell’Europa contro i migranti, tra prassi illegittime, respingimenti collettivi e abbandono
  • Hotspot di Lampedusa: nuovi arrivi e violazioni quotidiane
  • Ad Augusta trattamenti indegni, abusi e arresti attendono chi sopravvive al mare
  • News ed eventi: smontata a Messina la tendopoli del Palanebiolo. A Catania, il terzo evento del progetto internazionale “KideM”
  • Info e contatti


LA GUERRA SILENZIOSA DELL’EUROPA CONTRO I MIGRANTI, TRA PRASSI ILLEGITTIME, RESPINGIMENTI COLLETTIVI E ABBANDONO 

Il sistema di accoglienza e di asilo in Italia si configura sempre più come una fabbrica di irregolarità che produce esclusione, abusi, erosione dei diritti e della dignità delle persone. Nel totale silenzio dei media, al porto di Trapani arrivano i corpi di due bambini di 5 e 8 anni, non sopravvissuti al mare e alle politiche criminali della Fortezza Europa. Allo stesso modo, passa sotto silenzio la notizia dei 200 ragazzi marocchini respinti, giunti vivi sulle nostre coste, ma costretti a scontrarsi con un sistema che seleziona ed esclude, condannando i migranti a un futuro segnato da invisibilità, sfruttamento e disperazione.


Nell'accampamento di Pian del Lago, a Caltanissetta, circa 30  cittadini pachistani, bengalesi e africani vivono in alloggi di fortuna sotto i piloni dell'autostrada, senza acqua, cibo, servizi igienici e senza alcuna assistenza. Tra di loro ci sono persone che attendono da tempo la formalizzazione della richiesta di protezione internazionale e un posto nel vicino CARA;  minori identificati come maggiorenni; ivoriani respinti senza un apparente motivo e senza una adeguata informazione sui loro diritti e anche ragazzi che, pur avendo ottenuto lo status di protezione internazionale ed essendo in possesso di un permesso di soggiorno, continuano a vivere per strada. 


Borderline Sicilia esprime preoccupazione per il telegramma inviato dal prefetto Pinto alle questure italiane. Con la disposizione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, si dispone il rintraccio di cittadini nigeriani irregolari per rinchiuderli nei CIE e rimpatriarli, inconcepibile in uno stato di diritto perché crea discriminazione e dà il via a respingimenti collettivi – anche di richiedenti asilo e vittime di tratta - stabiliti esclusivamente sulla base della nazionalità, senza tener conto delle vicende personali di ciascuno. Inaccettabile  e preoccupante è anche il fatto che l'Italia, per arrestare i flussi migratori, stringa accordi con la Libia, dove uomini, donne e bambini, reclusi nei campi, vengono sistematicamente sottoposti ad ogni tipo di violenze. 



HOTSPOT DI LAMPEDUSA: NUOVI ARRIVI E VIOLAZIONI QUOTIDIANE

Nell'isola arrivano in tre giorni 1000 persone e, come sempre a fronte di sbarchi così ravvicinati, si manifestano tutti i limiti e l'inefficienza di un sistema di accoglienza già al collasso. L'hotspot di contrada Imbriacola è stracolmo. Uomini, donne e minori, anche non accompagnati, stremati dal lungo viaggio attraverso il Mediterraneo, dormono ammassati per terra, sul pavimento sporco, senza vestiti né coperte, in attesa di essere finalmente trasferiti altrove. 



AD AUGUSTA TRATTAMENTI INDEGNI, ABUSI E ARRESTI ATTENDONO CHI SOPRAVVIVE AL MARE 

In un clima culturale sempre più segnato da un razzismo dilagante, le discriminazioni contro i migranti hanno luogo già al momento dello sbarco. Nel giro di due giorni sono giunte  ad Augusta più di 1500 persone: nella tendopoli del porto sono state ammassate in condizioni disumane centinaia di persone, tra cui famiglie con bambini piccoli, minori e donne in gravidanza. Violazioni inaccettabili che diventano prassi consolidata e che vengono giustificate in nome della “emergenza”.



NEWS ED EVENTI: SMONTATA A MESSINA LA TENDOPOLI DEL PALANEBIOLO; A CATANIA, IL TERZO EVENTO DEL PROGETTO “KIDEM” 

Per più di tre anni ha ospitato, in condizioni vergognose, migliaia di richiedenti asilo provenienti dall'Africa, dall'Asia e dal Medio Oriente. Dichiarata inidonea dalla Prefettura di Messina, la tendopoli del Palanebiolo è stata chiusa il 30 dicembre del 2016, con il trasferimento dei migranti in altri centri, per essere definitivamente smantellata nei primi giorni di febbraio del 2017. Adesso resta l'incognita sul futuro dell'ex caserma Bisconte, dove in tre stanzoni sono alloggiate 200 persone, tra cui molti minori stranieri non accompagnati, che vivono in promiscuità con gli adulti.


Dalla tratta al carcere: gli scafisti “forzati”. Come si arriva a chiedere protezione in Europa in un momento storico in cui i diritti umani e le libertà fondamentali entrano in conflitto con le politiche securitarie e la legislazione europea? Se ne è parlato a Catania, in occasione del terzo evento collegato al  progetto transnazionale europeo “La concessione della protezione contro la sicurezza dei confini (KideM)”, prendendo le mosse dalla figura del “presunto scafista”.



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