venerdì 21 luglio 2017

Catania: conferenza stampa contro l'approdo della nave nera C-Star

Le organizzazioni antirazziste che hanno promosso la lettera aperta per impedire l’approdo della C-Star indicono una conferenza stampa per ribadire che Catania è città aperta all'accoglienza dei migranti e che respinge l'arrivo della nave dei fascisti di Generazione Identitaria, esprimendo invece solidarietà alle ONG che salvano vite in mare, colpite, negli ultimi mesi, da una feroce ed ingiustificata campagna denigratoria.

L'appuntamento è per domani, sabato 22 luglio, ore 10:00, al porto di Catania, a fianco del varco 08. 

Illustrazione di Guglielmo Manenti

Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo al porto di Catania della nave C-Star, imbarcazione noleggiata dal gruppo dichiaratamente razzista e xenofobo “Generazione Identitaria” per respingere, attraverso azioni paramilitari, i migranti che tentano di attraversare il mar Mediterraneo, intralciando così i preziosi salvataggi delle ONG delle navi umanitarie, sempre più criminalizzate.  

La sosta nel porto di Catania o in altri porti siciliani sarebbe funzionale all'imbarco delle provviste necessarie alla “missione” e di “volontari” arruolati nell'operazione paramilitare.

Dalla fine dell’anno scorso l’agenzia Frontex e certi “servizi segreti” dei governi europei diffondono infamanti accuse di collusione tra i trafficanti e le ONG delle navi umanitarie; purtroppo buona parte dei mezzi di comunicazione, anziché verificare l’attendibilità delle fonti e dei fatti, hanno amplificato il clima d’intolleranza verso i soccorsi in mare, inasprendo i deliri xenofobi di forze politiche apertamente razziste, nonostante la “istigazione all'odio razziale” sia un reato perseguibile in base alla legge Mancino (n.205 del ’93).


Illustrazione di Guglielmo Manenti

Le navi umanitarie sempre più spesso sono testimoni di veri e propri sequestri di persona in acque internazionali, operati dalle navi della guardia costiera libica. Ogni intervento dei libici, per bloccare i gommoni in fuga, è segnato da una lista infinita di morti e dispersi senza nome.


Prima e dopo i respingimenti in Libia i/le migranti subiscono ogni genere di violenze, torture e stupri.

Esprimiamo la nostra solidarietà alle ONG delle navi umanitarie, a cui riconosciamo il merito non solo di salvare concretamente migliaia di vite umane, ma anche di costituire una testimonianza insostituibile di quello che accade quotidianamente nel Canale di Sicilia e sulle coste libiche, proprio quando i governi europei finanziano ed armano la guardia costiera libica per impedire le partenze dei migranti e Frontex sta progressivamente riducendo gli interventi di ricerca e soccorso perché considera prioritario bloccare militarmente le partenze e blindare i confini. 

La “missione” di Generazione Identitaria chiude il cerchio di un crescente clima di criminalizzazione delle realtà solidali, da Catania a Ventimiglia, dalla Grecia a Calais.